Perché non esiste più la bassa stagione quando si viaggia
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I viaggi in bassa stagione sono sempre stati i più convenienti sia a livello economico che turistico ma da qualche anno a questa parte le cose sono cambiate: ecco perché non esiste più una differenza tra alta e bassa stagione.
Quale viaggiatore ama la folla e le lunghe code che si vengono a creare fuori i luoghi simbolo delle diverse città internazionali? Praticamente nessuno ma questo è il prezzo da pagare quando si visitano le attrazioni più famose al mondo nei giorni e negli orari di punta. Se un tempo questo piccolo disagio veniva arginato organizzando le vacanze fuori stagione (quando i prezzi diventavano anche molto convenienti), ora le cose sono cambiate. I turisti viaggiano praticamente in ogni momento dell’anno, rendendo il fenomeno dell’overtourism sempre più preoccupante e soprattutto eliminando il concetto di “bassa stagione“: ecco per quale motivo sta accadendo una cosa simile.
Gli effetti della pandemia sul turismo
Se un tempo risultava conveniente sia a livello economico che turistico organizzare un viaggio fuori stagione, ora non è più possibile fare un discorso simile, il motivo? Praticamente non esiste più una bassa stagione e, a prescindere dal periodo dell’anno e dalla meta che si sceglie per una vacanza, i prezzi e la folla a cui si va incontro sono sempre quelli tipici dell’alta stagione. A cambiare le carte in tavola è stata la pandemia, durante la quale in molti hanno cominciato a lavorare in smart working, cosa che gli ha dato la possibilità di trascorrere lunghi periodi lontano da casa. Alcune aziende hanno mantenuto questa politica e gli effetti sul turismo si sono fatti sentire: praticamente ogni giorno paesi e città in giro per il mondo registrano l’arrivo di migliaia di turisti, “denunciando” il fenomeno dell’overtourism.
Esiste ancora una differenza tra alta e bassa stagione?
Si può parlare ancora di una differenza tra alta e bassa stagione? Sebbene alcuni periodo dell’anno continuino a essere super gettonati per le vacanze (è il caso dell’estate), anche durante gli altri mesi le principali mete turistiche mondiali sono letteralmente prese d’assalto. Ad avere un forte impatto sulla questione è anche il cambiamento climatico, che scoraggia le persone ad affrontare un viaggio durante i mesi più caldi dell’anno. Di fronte temperature tanto roventi, infatti, è praticamente impossibile godersi anche una semplice passeggiata all’aria aperta, soprattutto negli orari di punta. Insomma, il trend del momento sembra essere quello di concedersi delle “fughe” dalla quotidianità nel corso dell’anno, anche se significa dire addio alle classiche ferie ad agosto.