L’Olanda non emette (ancora) avvisi di viaggio per gli USA ma calo delle pr…
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I turisti diretti negli Stati Uniti si trovano sempre più spesso ad affrontare controlli di frontiera estremamente severi, talvolta con conseguenze come la detenzione. Alcuni Paesi europei hanno quindi inasprito i propri avvisi di viaggio per gli USA. Nei Paesi Bassi, l’avviso di viaggio rimane invariato, ma l’Associazione del settore turistico ANVR segnala un forte calo delle prenotazioni per gli USA negli ultimi mesi.
Il direttore dell’ANVR, Frank Radstake, afferma che il numero di viaggi turistici verso gli USA ha iniziato a diminuire già dalla fine dello scorso anno. A gennaio, le prenotazioni per gli Stati Uniti erano inferiori del 20% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. “I dati di febbraio non sono ancora disponibili, ma ci aspettiamo un calo ancora maggiore.”
Radstake indica l’alto valore del dollaro come possibile spiegazione, ma ritiene che non sia l’unico fattore: “Non chiediamo alle persone perché non prenotano viaggi per gli USA, ma in generale i viaggiatori non amano l’incertezza. Se c’è il rischio di non essere ammessi nel Paese, questo non aiuta a vendere viaggi.”
Turisti tedeschi detenuti alla frontiera
Le preoccupazioni sulla rigidità dei controlli di frontiera non sono infondate. Negli ultimi tempi, diversi turisti tedeschi sono stati trattenuti alla frontiera americana. Uno di loro, Lucas Sielaff, è stato arrestato mentre volava dal Messico a Las Vegas con la sua fidanzata americana. È stato ammanettato e portato in un centro di detenzione a San Diego per aver superato il limite di 90 giorni del visto turistico.
Un altro turista tedesco sarebbe stato detenuto per sei settimane a gennaio, di cui una in isolamento.
La reazione della Germania
In risposta a questi episodi, il ministero degli Esteri tedesco ha aggiornato il proprio avviso di viaggio per gli USA con una nota: “Né un’autorizzazione ESTA valida, né un visto americano garantiscono l’ingresso negli Stati Uniti. La decisione finale spetta agli agenti di frontiera americani. Pregresse condanne negli USA, informazioni false sul motivo del viaggio o persino una lieve violazione della durata del soggiorno possono portare all’arresto, alla deportazione o alla detenzione.”
La posizione dei Paesi Bassi
Al momento, il governo olandese non ha modificato il proprio avviso di viaggio. Il ministero degli Esteri ha dichiarato di non aver ricevuto segnalazioni di problemi alla frontiera dagli olandesi. Sul sito ufficiale, il consiglio per i viaggiatori LGBTQ+ non è stato aggiornato ed è ancora il seguente: “Le leggi e le consuetudini di questo Paese nei confronti delle persone LGBTQ+ sono simili a quelle dei Paesi Bassi.”
“Attenzione ai controlli di frontiera”
La giornalista Simone Tukker sottolinea che la polizia di frontiera americana ha poteri molto ampi: “I turisti europei possono entrare negli USA senza lunghe procedure per il visto e senza recarsi in ambasciata, ma in cambio rinunciano a molti diritti. Ad esempio, non possono contestare un’espulsione e gli agenti di frontiera possono controllare il loro telefono o computer senza bisogno di un sospetto fondato. Poiché tecnicamente gli aeroporti non sono considerati territorio americano fino al passaggio dell’immigrazione, le normali tutele legali non si applicano in quel momento.”
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