La nuova vita di Giada Pellizzari: «Dirigevo la banca, dopo 15 anni mi sono…
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diLaura Tedesco
Veronese, 36 anni, dopo il Covid ha deciso di cambiare tutto: «Ero soddisfatta e realizzata, però dentro di me sentivo che mi mancava la cosa più importante, la felicità»
«Ero una donna in carriera, dopo 15 anni di dura gavetta in banca avevo raggiunto la direzione di una filiale. Ero soddisfatta e realizzata, però dentro di me sentivo che mi mancava la cosa più importante, la felicità». Mollare il classico «posto sicuro» che ti sei conquistata con tanti sacrifici, in questo caso addirittura quello di dirigente bancaria. Cambiare vita per reinventarti travel designer per turisti a New York City.
Il viaggio a New York post Covid
«Proprio così, adesso creo a pagamento itinerari su misura per turisti nella Big Apple. Al centro della mappa ci sono i viaggiatori che mi contattano tramite Instagram oppure attraverso il mio blog, in base ai gusti e alle caratteristiche specifiche di ciascuno io li accompagno virtualmente con i miei percorsi personalizzati nel cuore della City che non dorme mai» brillano gli occhi a Giada Pellizzari, nata nel 1988 a Verona dove tuttora abita, mentre racconta come negli ultimi due anni si è auto-rivoluzionata l’esistenza. Licenziarsi dal Banco Bpm dopo 15 anni di carriera iniziata dal gradino più basso, subito dopo la maturità. Rinunciare a un contratto a tempo indeterminato e alla certezza di uno stipendio mensile di tutto rispetto, per compiere un autentico «salto nel buio e rendermi, finalmente, felice». Questo è scattato in Giada quando, dopo il terribile biennio di restrizioni per il Covid in cui è rimasta bloccata nella sua Verona, ha potuto riprendere a viaggiare. «Non vedevo l’ora di salire di nuovo in aereo e tornare a immergermi in quello che, da sempre, è il mio “posto del cuore”, il mio “porto sicuro”, la Big Apple newyorkese. Rimettervi piede dopo due anni di lontananza forzata, per me, è stato tornare ad essere felice». Era gennaio 2022 e da quel momento, per Giada, nulla è più come prima.
Le prime richieste di itinerari
Al suo rientro a Verona, qualche settimana dopo, prende una pausa dal lavoro in banca e «vola» per 32 giorni a New York per migliorare il suo inglese, seguendo un corso intensivo. «Ho vissuto momenti di stupore, incredulità, estasi assoluta. Ho capito che New York è il luogo in cui vedo la migliore versione di me stessa. Durante quel mese nella Big Apple ho raccontato sui social l’inesauribile energia della città e soprattutto è accaduto qualcosa che non mi sarei mai aspettata. Tre persone sconosciute e che tra loro non si conoscevano, si sono fidate di me e mi hanno chiesto di progettare un itinerario per loro. Il senso delle loro richieste era identico, dicevano “Se ti pago, mi progetti la mia prossima vacanza a New York giorno per giorno, indicandomi dove e quando andare?”». Ed ecco che, per Giada, si accende la lampadina del «mollo tutto, cambio vita». Un nuovo inizio, la svolta decisiva: «A partire da gennaio 2023 ho chiesto dodici mesi di aspettativa in banca e ho aperto partita Iva, per fare sul serio e dare forma alla professione di travel designer. Nessuna decisione è stata semplice, ma tutte sono state fortemente volute: ora creare itinerari di viaggio e aiutare i turisti a vivere al meglio “la loro New York” è un lavoro che mi riempie di gioia. Ecco, ora la mia professione e la mia felicità coincidono, la mia vita è diventata un sogno».
L’aspettativa e il licenziamento
Lo scorso ottobre, ancor prima che terminassero i 12 mesi di aspettativa, Giada infatti ha compiuto l’ultimo grande passo che ancora mancava per «vivere del mio sogno»: licenziarsi dal più che sicuro posto di direttrice di filiale presso Banco Bpm a Verona e diventare a tutti gli effetti una travel designer a tempo pieno. «Ho capito che la mia scelta era quella giusta quando ho sentito tutto il sostegno delle mie “fondamenta” — si emoziona la 36enne veronese — sono cresciuta in una famiglia di sole donne, fortissime, empowering nel senso più autentico della parola. L’emozione custodita nel via libera di nonna Delfy, che mi ha sollevato il pollice in segno di approvazione poco prima di spegnersi, è il mio portafortuna». Nel frattempo, attorno a Giada e al suo innato amore per New York si è creata sui social una community con migliaia di follower, che la segue in ogni avventura americana. «Negli anni i viaggiatori in partenza mi hanno rivolto centinaia di domande, dalle più semplici alle più insolite». Giada le ha raccolte tutte in un libro, il suo battesimo letterario, che presenterà il 18 maggio alle 15.30 alla Feltrinelli di Verona e poi a Milano: il titolo è «Chiedimi New York». L’autrice ne è entusiasta: «Non è una guida, ma accompagnerà i traveller lungo tutto il viaggio oltreoceano, in qualsiasi momento dell’anno: dalle prenotazioni alla scelta dell’hotel, dai consigli pratici alle attrazioni più iconiche, fino alla scoperta dei migliori diner e degli speakeasy più nascosti e curiosi della città».
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