Tra cultura, innovazione e creatività: in viaggio con Audi A3 allstreet
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Tre tappe strategiche. Che raccontano lo spirito di un’azienda, il dna di un prodotto. Cultura, innovazione e creatività: elementi cardine della mitica gamma Audi A3 e – più in generale – piloni fondanti dall’azienda di Ingolstadt. Li abbiamo analizzati, discussi e sviluppati durante un breve viaggio a Milano e dintorni, al volante di Audi A3 allstreet, la neonata versione rialzata dell’iconica berlina, nuova concezione di crossover urbano secondo la Casa dei Quattro Anelli.
Dalla Fondazione Feltrinelli, quindi, alla sede di Artemide, leader nella produzione di accessori per l’illuminazione, fino alla Triennale, nel cuore della metropoli meneghina. «Milano ha dei valori in comune con i nostri», ci aveva spiegato Massimo Faraò, Direttore Marketing Audi Italia, durante la presentazione della vettura. «La responsabilità, l’adattabilità, il rispetto, la connettività. È una realtà moderna che guida la trasformazione e trova la soluzione dei problemi».
Elementi chiave che ritroviamo in Audi A3 allstreet, che si affianca alle sorelle Sportback e Sedan con un look all terrain e un assetto rialzato di ben 30 millimetri. Da una parte, quindi, spicca la vocazione per l’off-road che trae ispirazione dalla gamma Q, dall’altra invece ruggisce un’anima decisamente sportiva, con una taratura specifica di molle e ammortizzatori che garantiscono stabilità contenendo rollio e beccheggio. Versatilità è dunque la parola d’ordine.
Ci si sente un po’ come dentro un SUV grazie alla posizione di guida dominante e alla facilità di accesso all’abitacolo, dovute appunto alla luce da terra maggiorata. La quale, allo stesso tempo, non toglie nulla alla maneggevolezza: l’auto infatti è agile, pratica, precisa nell’inserimento in curva e sorprendente brillante. Per ora ha due motorizzazioni, 1.5 turbo mild hybrid a benzina e 2.0 a gasolio, entrambi con 150 cavalli, che ottimizzano consumi ed emissioni.
«Se in passato abbiamo affrontato la mobilità attraverso strumenti innovativi e soluzioni finalizzati al benessere di chi guidava le vetture, oggi la nostra attenzione si è ampliata a tutto quello c’è intorno, al bene della comunità che utilizza l’automobile», ci aveva rivelato ancora Faraò, sottolineando come Audi A3 allstreet sia già prodotta in uno stabilimento carbon neutral. «Perché non deve essere sostenibile solo la vettura, ma anche tutto il processo di produzione».
Cultura della tecnica, mantra totale dei Quattro Anelli, che si intreccia con la tensione verso l’innovazione, l’avanguardismo, vorsprung per dirla in tedesco. Valori che guidano anche il lavoro di Artemide, la storica azienda fondata nel 1959 da Ernesto Gismondi e Sergio Mazza: una visita allo stabilimento di Pregnana Milanese è l’occasione perfetta per parlare di lighting, tema chiave delle nuove A3, che al design più muscolare accompagnano interessanti novità di illuminotecnica.
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