Riapre il bunker di Mussolini a Villa Torlonia: un viaggio nella storia di …
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Per 14 anni (tra il 1929 e il 1943) Villa Torlonia a Roma fu la residenza privata di Benito Mussolini e della sua famiglia. Con l’entrata in guerra dell’Italia e i primi bombardamenti, a partire dal 1940 vennero realizzate nella villa strutture sotterranee per proteggere l’allora Capo del Governo da possibili bombardamenti aerei: il rifugio antiaereo fu realizzato nel 1941 nel piano seminterrato del palazzo e utilizzato nel 1942 e 1943; la struttura blindata del bunker, invece, fu costruita a una profondità di 6 metri a partire dal dicembre 1942 e rimase incompiuta dopo la destituzione e l’arresto di Mussolini del 25 aprile 1943. Costruiti per il Duce finirono per essere usati invece dai cittadini romani per difendersi dai bombardamenti.
Roma sotto le bombe
Dopo lavori di restauro e sistemazione curati dall’assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali da venerdì 5 aprile le due strutture sotterranee riaprono nuovamente al pubblico. Un’occasione per riflettere, a oltre ottanta anni di distanza, una delle pagine più buie e drammatiche di Roma, colpita da 51 bombardamenti aerei tra luglio 1943 e maggio 1944.
Gualtieri: ricordo di pagine drammatiche
«L’allestimento – ha spiegato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri – punta non solo a rendere conoscibile “filologicamente” questo luogo ma a conoscere quelle pagine drammatiche della guerra, del fascismo e del suo capo che è stato deposto e ci ha lasciato questo luogo e che ha portato l’Italia nella più grande tragedia».
Il percorso
Il progetto (curato da Federica Pirani e Annapaola Agati) ricostruisce la memoria storica del bunker attraverso un allestimento fotografico e audio-visivo basato su uno studio accurato della documentazione storica e fotografica: l’obiettivo, oltre a mettere in risalto le caratteristiche architettoniche originarie del complesso, è dare informazioni storico-documentaristiche su Roma durante la seconda guerra mondiale e sulla scelta di Mussolini di fare di Villa Torlonia la sua residenza in città, oltre a offrire ai visitatori un percorso che li porterà a percepire l’esperienza di un attacco aereo all’interno di un rifugio sotterraneo.

